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Post by calvero on Jul 23, 2020 12:24:41 GMT 1
Di solito fronte alle tragedie se non agli incubi - reali s'intende - fronte a una terribile verità le cui conseguenze appaiono ineludibili e il terrore di non saperle affrontare, da palpabile si fa via via esponenzialmente concreto, c'è una domanda di rito, talmente vera anche se non potrebbe avere risposta, talmente vera da non poter essere messa in discussione neanche tra chi la pensa diversamente in merito; in merito a un evento o a una serie di eventi o a un fenomeno o a una serie di fenomeni. Può riguardare anche le più modeste vicende famigliari sino ad arrivare a un omicidio o una guerra ma che, soprattutto, come la si sta intendendo noi, in qualche modo o direttamente, ne siamo profondamente invischiati. Questa domanda la si vede e la si sente anche spesso pure nei film; ad esempio, se preferite, il marito che mette le corna alla moglie e, a lite esplosa, guardando davanti a sé i figli che ama e la moglie che ama - e lui sa che quella famiglia adesso è distrutta, perché troppe saranno le implicazioni di quel tradimento - allora si prenderà la testa tra le mani e sinceramente afflitto e pentito nel più profondo dell'anima, si chiederà ... lo diciamo tra un po' cosa si chiederà ... ; così può concernere un dramma famigliare, così quella domanda se la potrà fare pure un Generale, nel momento in cui dà ordine a che si sganci una bomba s'una città inerme, e magari in un attimo, ha una presa di coscienza e allora si chiederà ...
... si chiederà anche lui quello che si chiederà quel marito, o quell'altro uomo ancora che, ripresosi dalla rabbia, si vede un coltello tra le mani pieno di sangue e vede suo fratello giacere esanime sull'asfalto ... e anche lui si prenderà la testa tra le mani e, sapendo quanto amore lo ha sempre circondato e lui ha ricambiato, quale reputazione mirabile avesse, si chiederà quello che si chiederà il Generale e il marito fedigrafo; così come se lo chiederà quella donna che, dopo minuti e minuti, in uno stato quasi ipnotico si rende conto solo adesso del piccolo neonato, già mezzora che gira dentro la lavatrice, e pure per lei in quell'attimo le scorre davanti tutta la vita - e sa che era amata, che ha avuto momenti così felici, che aveva avuto quello che sognava - ... eppure in pochi mesi che sono diventati attimi, qualcosa l'ha portata sino a precipitare in quella tragedia, adesso, davanti a quella lavatrice, le cui conseguenze appariranno ineludibili giacché saranno ineludibili; e il terrore che l'attende per affrantorle, sarà un terrore puro: il sapore di una incotrovertibile verità, quella che non ha passato, presente e futuro e tutto invade, la tua anima, il tuo cuore ...
... e quello che la donna dirà prendendosi la testa tra le mani sarà «Come sono potuta arrivare a questo, come!» ... ecco cosa hanno detto tutti in quel momento. Perché quando la coscienza e non la morale; quando la coscienza e non la paura; quando la coscienza e non la Legge; quando la coscienza e non i peccati ... ci mette fronte a ciò che abbiamo sempre saputo essere una responsabilità che va oltre l'errore, va oltre un gesto di rabbia, va oltre il bene e il male precostituito ...
... allora sai che guardavi nell'incubo e hai fatto sempre finta di non sapere che l'incubo avrebbe guardato dentro tutti noi.
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Post by calvero on Jul 23, 2020 12:35:30 GMT 1
ATTENZIONE
CORREZIONE 13:33
Chiedo scusa avevo caricato la bozza dello scritto, ancora quella tutta da correggere e affinare. Adesso è quella giusta, se l'avete letta prima delle 13,30 ... era quella completamente sbagliata
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zina
Marziano
ViceSindaco
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Post by zina on Jul 23, 2020 13:43:56 GMT 1
Calvero...."la coscienza".... questa sconosciuta. Per molti ormai lo è! Solo un tempo senza coscienza può consentire quello che stiamo vivendo ed è l'evoluzione nel grande di una scomparsa della coscienza anche nel piccolo, nelle nostre case e nelle nostre istituzioni. Viviamo "l'epoca incosciente"
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uhura
Marziano
Posts: 9,652
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Post by uhura on Jul 23, 2020 14:12:41 GMT 1
E' l'epoca dell'assenza di responsabilità. Ovvero, della capacità di "dare risposte".
Verosimilmente, un vuoto, nessun suono, uno sguardo vacuo e assente incontrerà quella domanda.
"Come siamo potuti arrivare a questo?"
Lo sentite,assordante, il SILENZIO?
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Post by flordasaguas on Jul 23, 2020 17:46:12 GMT 1
Sono i demoni che infestano le coscienze, demoni o chiamateli in altri modi, energie negative, come volete. Di questo si tratta. Non e' difficile rendersene conto, date un'occhiata in giro, gente che compie atti raccapriccianti dal nulla, come se niente fosse. Avete letto di quella inchiesta in cui la polizia ha scoperto minorenni pagare per video di torture su bambini e addirittura prendervi parte in diretta?
"Come siamo potuti arrivare a questo?"
manipolazioni, anni e anni di manipolazioni, hanno eliminato dio dalla nostra vita (e per dio non intendo la chiesa) ora siamo alla fase finale, ne stiamo raccogliendo i frutti. Il genere umano e' pronto per essere invertito, cambiato. L'umanita' non sara' piu' la stessa se raggiungeranno il loro scopo
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grappa
Marziano
Hic ;-)
Posts: 358
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Post by grappa on Jul 29, 2020 12:01:32 GMT 1
...cosa aggiungo di utile alla conversazione che non ha già scolpito con le parole Calvero. Bravo e Grazie Jack
Sono cresciuto con il terrore di scadere in un errore dimenticando una fottuta "i", dove scienza e coscienza se la contendevano e non sapendo -e manco mi fu insegnato che dell'etimo invece- la conoscenza, la solita fottuta "i", non la contemplava.
Ecco, cosa è stata, fino a che non ne ho avuta da solo e sbagliando, accarezzando all'inizio la consapevolezza, in me è poi germogliata e cresciuta la coscienza.
Un vaffanculo lo sento e lo dico in coscienza... e se non lo dico, trattenendomi da un litigio perenne con molti dei miei simili che incontro, a voler estendere il pensiero -mentre rifletto sullo scritto di Calvero- si, è così e non occorre giungere agli estremi raccontati o come detto: "quando la coscienza e non i peccati... ci mette fronte a ciò che abbiamo sempre saputo essere una responsabilità che va oltre l'errore, va oltre un gesto di rabbia, va oltre il bene e il male precostituito ...
... allora sai che guardavi nell'incubo e hai fatto sempre finta di non sapere che l'incubo avrebbe guardato dentro tutti noi."
Per me, non è stato un'incubo trovarla o sentirla crescere... o non so esattamente cosa sia stato che da li in poi, la consapevolezza della sua presenza, mi ha dato così tanta forza che solo avendone paura di guardarla, avrei potuto -quindi io bugiardo- agire sbagliando.
Lo stato che ho probabilmente male descritto, è all'origine di quel malessere che ho iniziato a vivere e che mi portò a giudicarmi "complice" del merdaio che anch'io con il mio agire civile alimentavo... mi sono condannato per i miei errori alla Libertà di una cercata solitudine... forse effimera se ne vado ad analizzare i più profondi aspetti, ma PORCA DI QUELLA TROIA... non ho più incubi e la coscienza per me è un bel sogno!
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Post by calvero on Jul 29, 2020 22:24:46 GMT 1
Il Sole non tramonta se prima non splendeva alto. Si deve imparare a tramontare. La decadenza ha iniziato la sua parabola nel Rinascimento, che fu l'apogeo del nostro percepire, e ora noi dovremmo avere la forza di attingere a una conoscenza senza la "I" ... come hai ben illustrato ...... sostituisci la "I" alla modernità e si hanno le prime risposte. La modernità che cos'è? Ve lo dico in parole povere per risparmiare una sessiona filosofica faticosa, la modernità è il bisogno di controllo. L'arroganza di poter pensare di controllare la Vita. Il prezzo? essere controllati. Non si può sfuggire al Fio. Dal primo monento in cui abbiamo usato un frigorifero per mantenere fresco il cibo, lì è iniziata la tragedia. Cosa c'entra il frigorifero? Anche qui risparmiamoci sessioni filosofiche e, sempre mettendola in parole povere, dove l'uomo vede -"miglioro la conservazione degli alimenti", la vita sa "Tu vuoi controllare il freddo" ...... tutto parte da qui, e lascio che tutti si rida. Peccato non si sia capito che il frigo è contronatura. Non c'è differenza tra un frigo del cazzo e la scissione atomica di Enrico Fermi. Entrambe sono aberrazione del nostro bisogno di controllare invece di fluire.
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Post by sarsilterribile on Jun 6, 2021 6:22:23 GMT 1
Devo chiedervi una cosa seria. L'avevo già chiesto su LC con poco seguito.
Allora:
- io mi vaccino, il mio sistema immunitario riconosce il virus vaccinale e sviluppa gli anticorpi contro la malattia - io NON mi vaccino, il mio sistema immunitario riconosce il virus naturale e sviluppa gli anticorpi contro la malattia
UGUALE!
Dov'è che sbaglio? Perché è un discorso che ho sentito accennare solo da Claudio Borghi. Anche adesso, sto ascoltando Mazzucco Live e il suo ragionamento è solo "se tu sei protetto e quindi non devi farti i cazzi miei". Mentre secondo me il discorso è: anch'io mi vaccino; mi vaccino con gli assembramenti, mi vaccino coi coi rave-party, mi vaccino con le con le orge.
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Post by ZORG on Jun 6, 2021 12:09:24 GMT 1
Devo chiedervi una cosa seria. L'avevo già chiesto su LC con poco seguito. Allora: - io mi vaccino, il mio sistema immunitario riconosce il virus vaccinale e sviluppa gli anticorpi contro la malattia - io NON mi vaccino, il mio sistema immunitario riconosce il virus naturale e sviluppa gli anticorpi contro la malattia UGUALE! Dov'è che sbaglio? Perché è un discorso che ho sentito accennare solo da Claudio Borghi. Anche adesso, sto ascoltando Mazzucco Live e il suo ragionamento è solo "se tu sei protetto e quindi non devi farti i cazzi miei". Mentre secondo me il discorso è: anch'io mi vaccino; mi vaccino con gli assembramenti, mi vaccino coi coi rave-party, mi vaccino con le con le orge. Una differenza sostanziale c'è: la soluzione artificiale sarebbe inutile senza un bel po' di marketing.
Se quindi non serve allo scopo dichiarato, serve ad altro.
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